I diritti LGBTQIA+ sono diritti umani – le Ambasciate nordiche a Roma sostengono il Roma Pride con il patrocinio e la partecipazione alla parata del 15 giugno

La difesa dei diritti LGBTQIA+ è una priorità per tutti i Paesi nordici– Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia. Nel 2024 il Roma Pride compie 30 anni, e, come Ambasciate dei Paesi nordici a Roma, abbiamo deciso di aderire a questa importante manifestazione. Ogni Rappresentanza ha dato il proprio patrocinio all’iniziativa. Desideriamo inoltre celebrare questo evento con la nostra partecipazione alla parata ufficiale del 15 giugno.

“Le persone della comunità LGBTQIA+ subiscono discriminazioni, violazioni dei diritti e crimini d’odio in tutto il mondo. La Finlandia sostiene l’universalità di tutti i diritti umani per le persone LGBTQIA+ attraverso la cooperazione internazionale, comprese le Nazioni Unite e il Consiglio d'Europa. I diritti umani sono universali e appartengono a tutti. Nel Paese più felice del mondo pensiamo che ognun3 deve poter essere se stess3, ed è importante dimostrare il sostegno della Finlandia alle iniziative Pride intorno al mondo”, afferma l’Ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.

“La Svezia continuerà a mobilitarsi per una società in cui nessuno è discriminato per la propria identità di genere o il proprio orientamento sessuale e per proteggere il diritto alla vita e alla salute di tutti. Perché i diritti umani sono i diritti di tutti. Per questo motivo il governo svedese ha sviluppato un piano d’azione congiunto per le libertà e i diritti delle persone LGBTQIA+ che si estende da adesso fino al 2027”, è il commento dell’Ambasciatore di Svezia Jan Björklund.

“È molto importante essere presenti alla trentesima edizione del Roma Pride, evento che celebra la libertà e la diversità in una capitale aperta e inclusiva come Roma. La difesa della libertà di tutti è un valore fondante per le democrazie dei nostri Paesi e la Norvegia è impegnata a difendere i diritti delle persone LGBTQIA+ e di ogni minoranza. Come ha dichiarato la nostra Ministra della Cultura e dell'Uguaglianza Lubna Jaffery, nessuno può dirsi completamente libero finché tutti gli altri non sono completamente liberi. Inoltre, una società che promuove e difende le diversità è una società più ricca e più felice”, dice l’Ambasciatore di Norvegia, Johan Vibe.

“E’ una priorità per il governo danese che tutti siano trattati allo stesso modo, indipendentemente dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere. Sia in Danimarca che all'estero”, sottolinea l’Ambasciatore di Danimarca in Italia, Anders Carsten Damsgaard.

 

Non solo parole – le azioni concrete dei Paesi nordici per promuovere i diritti della comunità LGBTQIA+

In Finlandia, la legge trans semplifica il cambio del genere legale

All'inizio del 2023, la Finlandia ha approvato una nuova legge progressista che riduce significativamente gli ostacoli per le persone trans nel cambio del loro genere legale. La legge sul riconoscimento legale di genere è stata approvata a larga maggioranza dal parlamento finlandese e significa che le persone transgender di età superiore ai 18 anni possono ora cambiare il proprio genere legale mediante un processo di autodichiarazione.

L'iniziativa dei cittadini sull'uguaglianza del matrimonio per le coppie dello stesso sesso è diventata la prima iniziativa dei cittadini in Finlandia a ottenere l'approvazione e a portare a modifiche legislative. La legge sull'uguaglianza matrimoniale per le coppie dello stesso sesso è entrata in vigore in Finlandia il 1° marzo 2017.

 

La Svezia promuove i diritti delle persone LGBTQIA+ in guida al Consiglio nordico dei ministri

Quest’anno la Svezia ha la presidenza del Consiglio nordico dei ministri e nell'ambito di questo ruolo promuove una voce nordica contro la crescente opposizione all'uguaglianza di genere e alla parità dei diritti delle persone LGBTQIA+. La Svezia persiste nel lavoro per sostenere pari diritti e opportunità per tutti, in Svezia, nell’UE e a livello globale.

Alcune delle leggi più recenti approvate dal parlamento svedese sono le leggi gender-neutral sul matrimonio (2009), i diritti di adozione per le coppie gay e lesbiche (2003), i diritti di inseminazione per le coppie lesbiche (2005) e più recentemente una nuova legge per facilitare la transizione di genere. Nel 2011 inoltre è stato introdotto nella Costituzione svedese il divieto di discriminazione basata sull'orientamento sessuale.

 

In Norvegia lanciato un piano d’azione per la diversità di genere e sessuale

Dopo l’attacco terroristico del 25 giugno 2022 contro la comunità queer di Oslo, la Norvegia ha lanciato un piano d’azione per la diversità di genere e sessuale con 49 misure concrete per garantire i diritti e la qualità della vita alle persone LGBTQIA+ e aumentare il riconoscimento della diversità di genere e sessuale.

Attraverso la politica estera e di sviluppo, la Norvegia fornisce sostegno finanziario alle organizzazioni queer, promuove l'uguaglianza, la rappresentanza delle persone queer nelle organizzazioni multilaterali e  il dialogo con i rappresentanti delle associazioni queer. Inltre, tramite i fondi che versa nell’ambito dell’accordo sullo Spazio economico europeo la Norvegia sostiene i diritti LGBTQIA+ in molti Paesi europei. La Norvegia è infine membro della Equal Rights Coalition, un’organizzazione globale che lavora con le organizzazioni della società civile per promuovere i diritti delle persone queer.

 

In Danimarca il divieto di crimini d'odio, discorsi d'odio o discriminazioni sul livello legale

La Danimarca è sempre stata in prima linea nel promuovere e migliorare la tutela dei diritti delle persone LGBT+. La Danimarca ha una delle tutele legali più estese al mondo che include la protezione contro la discriminazione sulla base dell'espressione di genere e delle caratteristiche sessuali.

Nel 2021 il governo danese ha incluso nella legislazione il divieto di crimini d'odio, discorsi d'odio o discriminazioni contro omosessuali, bisessuali, transgender e intersessuali.